Cronache dallo sportello di Progetto Diritti al Pigneto [1]
L’altra settimana è arrivato allo sportello G., ghanese di 50 anni. La sua storia è questa. G. è in Italia da molto tempo. Dal punto di vista dei permessi, la sua permanenza è (o meglio era) del tutto regolare. G. godeva di un permesso illimitato. Lavorava come badante nella medesima casa dove abitava. Poi l’uomo di cui si prendeva cura d’improvviso muore e lui rimane senza lavoro e, quindi, senza casa. Si sbatte per cercare una soluzione, cerca un nuovo lavoro, una nuova residenza, ma, come spesso capita in questo periodo difficile, non ci riesce. G. è disperato. Gli tocca dormire per la strada: ed è la prima volta che gli succede. La strada è spietata, si sa. E infatti, già la prima notte, gli rubano tutto. Soprattutto gli rubano i documenti. Ecco perché viene da Progetto Diritti. Ed ecco il circolo vizioso: senza residenza non può richiedere il duplicato del permesso si soggiorno. G. rischia di rimanere senza documenti e di restare sulla strada. Fa freddo, G. sta perdendo le speranze. Ecco che G. incrocia la rete di solidarietà attiva al Pigneto. Progetto Diritti gli fa conoscere un circolo Arci (chiamato Sparwasser) che offre i suoi locali gratuitamente per chi non ha una casa, in questo periodo di freddo intenso. G. viene accolto allo Sparwasser e può dormire al caldo. Dallo Sparwasser viene poi indirizzato in una struttura che lo accoglie in modo ancora più stabile, e che soprattutto gli permette di avere un domicilio per la richiesta del duplicato del permesso di soggiorno.
G. può ora ricostruirsi una strategia, sia per i documenti, che per il lavoro. La solidarietà funziona.
G. può ricominciare a vivere.
(Questa cronaca è stata scritta grazie alla collaborazione di Cristiana Pelliccetti, operatrice dello Sportello legale di Progetto Diritti)