Tante cose sono successe la notte in cui Shahzad è stato ucciso. Tante sono le storie che sono venute prima e tante ne sono venute dopo, in altri quartieri della Capitale, in altre zone del Paese in cui si incrocia, coabita un’Italia plurale. Sono storie che raccontano un’umanità che a volte è capace di raccogliere la sfida della contemporaneità, altre si barrica dietro a steccati, erge la disinformazione e il pregiudizio a senso comune, coltiva il rancore per il diverso facendone bersaglio delle proprie frustrazioni. Di queste storie, di Shahzad, delle sfide, delle sconfitte e delle possibilità della convivenza nelle nostre periferie vogliamo parlare Mercoledì 27 Gennaio 2016 al Circolo Arci Sparwasser, in via del Pigneto 215, durante l’incontro “Shahzad, uno di noi. L’omicidio di Shahzad a Tor Pignattara: diversità, conflitti e convivenza”.
Sarà l’occasione per presentare il nuovo libro di Giuliano Santoro per Edizioni Alegre “Al palo della morte. Storia di un omicidio in una periferia meticcia”, che scova e rincorre tutte le connessioni sociali, politiche, simboliche che si muovono a partire dalla vicenda di Shahzad e che ne disegnano il contesto in una porzione di città da sempre frontiera.
Con lui ci saranno l’avvocato Mario Angelelli, presidente di Progetto Diritti e difensore dei familiari di Shahzad nel processo, conclusosi lo scorso dicembre, che ha accertato le responsabilità della morte del giovane pakistano quel 18 settembre 2014 in via Ludovico Pavoni e Mohammad Aziz Khan, rappresentante dei familiari di Shahzad e suo parente più prossimo in Italia.
Interverranno inoltre l’avvocato Arturo Salerni per il Comitato Singh Mohinder, l’avvocata Simona Sinopoli, presidente di ARCI Roma, Chiara Cacciotti, autrice della ricerca Una scuola italiana? Integrazione e intercultura nel plesso elementare romano “Carlo Pisacane” e Muna Ahmed, artista originaria del Bangladesh e residente a Tor Pignattara.
L’incontro è organizzato da Progetto Diritti e Comitato Singh Mohinder in collaborazione con Sparwasser e con la partecipazione di Comunità di Sant’Egidio, rappresentanti della comunità pakistana, della comunità dello Sri-Lanka e della comunità senegalese.