“Non ci siamo mai sentiti minacciati dai naufraghi a bordo. Gli unici momenti di tensione sono stati determinati da azioni compiute per la disperazione. Come quando alcuni si buttarono in mare per cercare di raggiungere a nuoto Lampedusa”. Lo ha testimoniato ieri, nel corso del processo all’ex minsitro dell’Interno Matteo Salvini per il caso Open Arms, il capitano della nave Marc Reig.
“Eravamo a 700 metri da Lampedusa- ha sottolineato Reig- la Spagna invece era a 8 giorni di navigazione. Non potevamo navigare un’ora di più”.
A rappresentare la Ong Open Arms, gli avvocati di Progetto Diritti Arturo Salerni, Mario Angelelli e Silvia Calderoni.