Contro ogni forma di schiavitù e contro quegli accordi che fanno migliaia di morti, domani 24 novembre saremo anche noi con la Coalizione Internazionale Sans-Papiers e Migranti dalle 15.30 davanti all’Ambasciata della Libia a Roma.
«La sofferenza dei migranti in detenzione in Libia è un’offesa alla coscienza dell’umanità», ha dichiarato il responsabile Onu per i diritti umani, Zeid Ra’ad Al Hussein, esprimendo sgomento per gli «orrori inimmaginabili sopportati dai migranti in Libia». Orrori che hanno delle responsabilità precise nelle politiche migratorie europee e, in particolare, negli accordi fra gli Stati dell’Unione, Italia in primis, e Paesi di transito e Paesi di provenienza dei migranti. Non ultimo il memorandum sul controllo dell’immigrazione firmato il 2 febbraio dall’Italia con il Governo di alleanza nazionale (Gna) guidato da Fayez Serraj.
Violenze di ogni genere, torture, lavoro coatto, la creazione di un vero e proprio mercato degli schiavi: uno scenario noto da tempo. Nonostante ciò il nostro Governo sceglie di blindare il Mediterraneo e fornire a Tripoli mezzi e finanziamenti per rendere sempre più insormontabili le muraglie della Fortezza Europa. Mentre vecchie e nuove forme di schiavitù continuano a esistere non solo in Africa ma anche nel nostro Paese, con lo sfruttamento dei braccianti nella filiera agroalimentare, per esempio, o dei facchini nella filiera della logistica.
Per la cancellazione degli accordi Italia-Libia e contro ogni forma di schiavitù invitiamo tutti e tutte venerdì 24 novembre dalle ore 15.30 alle ore 17.00 davanti all’ambasciata della Libia, in Via Nomentana 365 a Roma.
Tutti e tutte insieme verso la manifestazione del 16 dicembre a Roma #Roma16Dicembre!
Info e aggiornamenti sulla Pagina Facebook dedicata all’evento.