Minori stranieri non accompagnati: l’Oim alla ricerca delle famiglie di origine

(09/05/12)

L’Organizzazione internazionale delle migrazioni di Roma e il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali hanno firmato qualche giorno un accordo di finanziamento per un nuovo progetto mirato a realizzare, nel corso di 14 mesi, fino a 700 “family tracing” a favore dei minori stranieri non accompagnati residenti in Italia.

Sono molti ogni anno i minori stranieri che giungono nel nostro paese senza i propri genitori o un adulto che possa provvedere alla loro assistenza e tutela. Il family tracing è l’attività di ricerca della famiglia d’origine di questi minori e la raccolta di informazioni sul contesto di origine finalizzata non solo al ritorno e al ricongiungimento familiare, ma anche a dare agli operatori sociali impegnati nella loro assistenza strumenti per la costruzione di percorsi di integrazione efficaci.

“La conoscenza della storia familiare di questi ragazzi”, ha dichiarato Josè Angel Oropeza, direttore dell’ufficio di coordinamento dell’Oim per il Mediterraneo, “le motivazioni che li hanno spinti a migrare, l’approfondimento di loro eventuali vulnerabilità, sono tutti elementi che permettono da una parte di calibrare un efficace percorso di accoglienza e di integrazione in Italia a loro dedicato, e dall’altra di valutare le eventuali possibilità di reintegrazione nel paese di origine, in un’ottica di sostenibilità e di tutela del Superiore Interesse del Minore”.

In Italia l’Oim svolge questa attività in collaborazione con il Comitato per i Minori Stranieri, struttura che all’interno del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, è impegnata nel sostenere i diritti e il benessere dei minori stranieri e agisce da organo responsabile del monitoraggio dello status dei minori.

Per quanti, a seguito della ricerca, intendano ricongiungersi alla propria famiglia, il progetto mette a disposizione 50 progetti di reintegrazione sociale sottoforma di inserimento lavorativo, educativo e di assistenza sanitaria.

Per informazioni:
www.italy.iom.int

 

fonte: ASGI