Si è svolto ieri 27 marzo, a Roma, nel foyer del Nuovo Cinema Aquila, la presentazione del libro “Perdersi in Europa senza famiglia. Storie di minori migranti”. L’incontro ha posto l’attenzione sui Minori Stranieri non Accompagnati ( MSNA ), spesso individuati, dalla politica italiana, come un “problema dell’immigrazione”, quando gli MSNA sono invece soggetti vulnerabili a cui gli stati europei non garantiscono la tutela di cui avrebbero diritto.
L’autrice Angela Gennaro ha raccontato il lavoro di “Lost in Europe”, un gruppo di 28 reporter europei che si è mossa con impegno a fronte della scomparsa di 10.000 minori stranieri registrata nel solo 2017 (fonte Europol). Si è attivata una serie di inchieste transfrontaliere che tracciano le storie di viaggio, un lavoro che si scontra con l’assenza di raccolta dati da parte di alcuni Stati.
Marco Omizzolo, sociologo e autore dell’introduzione del libro, ha evidenziato che l’assenza di eco su tali numeri inquietanti segnala l’indifferenza colpevole verso una realtà prossima alle nostre vite ma percepita come periferica, mettendo in luce il cinismo di un sistema che non si interroga sulla propria tenuta democratica.
Arturo Salerni, avvocato di Progetto Diritti, ha sottolineato come di fronte a dati allarmant i- ad esempio, tra il 2018 e il 2019 sono scomparsi 18.000 minori – non vi è volontà di intervenire e salvaguardare queste vite. D’altro canto, l’approccio emergenziale all’immigrazione, la brutalizzazione delle procedure, la detenzione amministrativa e l’esternalizzazione dei luoghi di detenzione sono alcuni degli elementi che caratterizzano il posizionamento dell’Italia e degli stati europei. In questa cornice, il collocamento dei minori in luoghi di contenimento al confine della società, talvolta insieme ad adulti, non può che compromettere la garanzia degli standard di accoglienza ed educazione.
Ringraziamo il Nuovo Cinema Aquila e tuttə coloro che hanno partecipato all’evento e animato il dibattito.
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