fonte: ASGI
Circolare del Ministero della Giustizia interpretativa delle disposizioni di cui alle leggi n. 111 e 183/2011.
In data 11 maggio 2012, il Ministero della Giustizia – Dipartimento per gli Affari di Giustizia- D.G.G.C., ha emanato una circolare esplicativa (n. 28/2012) delle norme in materia di contributo unificato per le controversie in materia di previdenza ed assistenza obbligatorie ed in quelle individuali di lavoro e concernenti rapporti di pubblico impiego introdotte con l’art. 37 del D.L. 6 luglio 2011 n. 98 convertito nella legge 15 luglio 2011, n. 111 e con l’art. 28 della legge n. 183 dd. 12 novembre 2011.
La circolare tra l’altro specifica che i procedimenti civili di cognizione sommaria, nei quali è stata inclusa pure l’azione giudiziaria anti-discriminazione ex art. 44 del T.U. immigrazione (D.lgs. n. 286/98) per effetto del d.lgs. n. 150/20911, sono soggetti pure al contributo unificato. Riguardo ai ricorrenti persone fisiche, le norme prevedono l’esenzione dal contributo unificato in caso di reddito familiare annuo inferiore a 31.884, 48 euro.
Riguardo a tutti questi procedimenti, la circolare del Ministero della Giustizia esclude le persone giuridiche da qualsiasi riduzione ed esenzione dal contributo unificato. Questo significa che d’ora in avanti le associazioni sindacali e quelle legittimate ad agire nelle cause anti-discriminazione di natura collettiva, ai sensi rispettivamente dell’art. 44 c. 10 e dell’art. 5 c. 3 del d.lgs. n. 215/2003, dovranno sempre pagare 350 euro per introdurre il giudizio in materia di discriminazione sul lavoro e 700 per le altre cause anti-discriminazione.
L’ASGI esprime serie perplessità e contrarietà rispetto a tale situazione in quanto rischia con tutta evidenza di vanificare l’effettiva possibilità per le associazioni senza fine di lucro di intervenire in giudizio e promuovere l’azione giudiziaria antidiscriminazione nei casi di discriminazioni collettive, svuotando di effettivo contenuto la tutela “collettiva” offerta dalla normativa di attuazione delle direttive europee anti-discriminazione.
a cura del servizio anti-discriminazioni dell’ASGI. Progetto con il sostegno finanziario della Fondazione italiana a finalità umanitarie Charlemagne ONLUS.