La consegna dei Premi Cild 2016 agli Eroi dei Diritti Umani

avvocati-premiati2La sera del 16 dicembre, presso l’Impact Hub di Milano, sono stati consegnati i Premi Cild 2016 Eroi dei Diritti Umani. I riconoscimenti sono andati a chi, nel proprio lavoro quotidiano, si è distinto nella promozione e protezione delle libertà civili, contribuendo a diffondere la cultura dei diritti umani nel nostro Paese. I vincitori nelle varie categorie sono stati selezionati da una giuria composta dal direttivo della Coalizione Italiana Libertà e Diritti Civili e da tre giudici esterni.

La serata ha avuto due conduttori d’eccezione: da sinistra, il direttore e il presidente di CILD, Andrea Menapace e Patrizio Gonnella.

Ad accompagnare la serata con voce e chitarra, Angelo Aquino, detenuto nel carcere di Bollate e membro della band di Jailhouse Rock (programma radiofonico di musica e storie dal carcere a cura di Antigone Onlus).

Per la categoria Avvocato la giuria ha scelto di premiare gli avvocati del Processo Condor riconoscendo la portata storica e il lavoro eccezionale che va avanti da vent’anni grazie al quale i familiari dei desaparecidos di origine italiana vittime delle dittature del Latino-America nel decennio 1970-1980, avranno finalmente un riconoscimento giudiziario. In rappresentanza del team di legali, l’avv. Arturo Salerni di Progetto diritti, l’avv. Giancarlo Maniga, l’avv. Nicola Brigida e l’avv. Marcello Gentili.

La menzione speciale avvocato è andata all’avv. Alessandra Ballerini, oggi impegnata come legale della famiglia di Giulio Regeni nel tentativo di ottenere verità e giustizia per il giovane ricercatore brutalmente ucciso in Egitto.

Come giovane attivista è stato premiato Eghosa Odigie, giovane omosessuale di origine nigeriana che si è impegnato nel proprio paese, dove l’omosessualità è perseguita penalmente, per la difesa dei diritti LGBTI, fino a quando non è stato costretto a fuggire. Eghosa in Italia ha cercato altri ragazzi che come lui erano fuggiti dalla Nigeria e da altri paesi dell’Africa, fino a formare un nutrito gruppo denominato “Arcigay Africa” – al grido di “siamo africani e siamo orgogliosi di essere gay”.

Per la categoria voce collettiva, il riconoscimento è andato a un gruppo genitori e insegnanti della scuola elementare Randaccio di Roma che si sono ribellati allo sgombero forzato dell’insediamento informale di Via Mirri, che ha significato per decine di bambini rom che frequentavano la scuola, l’interruzione del loro percorso scolastico.

Marco Cappato ha consegnato il premio sportivo a Salvatore Cimino. A soli 15 anni Salvatore fu colpito da un terribile osteosarcoma, per salvarsi la vita è costretto all’amputazione della gamba a metà del femore. Salvatore a 41 anni comincia a nuotare – non era mai stato in acqua prima di allora! – e da allora è impegnato in una sfida per un mondo senza barriere e senza frontiere.

Giornalista eroe dei diritti per Cild è Valerio Cataldi, specializzato in immigrazione e criminalità organizzata, è autore dell’importante servizio realizzato per il Tg2 con le raccapriccianti immagini nel Centro di accoglienza di Lampedusa.

Il premio insegnante è stato consegnato a Paola Rizzo – preside della scuola media Casteller di Treviso per aver avviato, nonostante le proteste delle associazioni genitori e della giunta cittadina, una serie di incontri sull’immigrazione, dando spazio anche alle testimonianze dirette di alcuni richiedenti asilo.

Come dipendente pubblico si è distinto Pino Tilocca, preside in un liceo classico sardo, dopo essere stato sindaco del piccolo comune di Burgos e ora presidente di Libera Sardegna. Durante il suo mandato di primo cittadino subì diversi attentati intimidatori per le sue scelte – tentò di riordinare l’assegnazione delle terre civiche e chi le occupava da anni non la prese bene – e infine gli uccisero il padre. Impegnatissimo nella lotta alle mafie, da preside è famoso per il suo lavoro a favore dell’integrazione, dell’accettazione delle differenze e della lotta alla povertà.

Infine, il premio alla Carriera è stato consegnato a don Ettore Cannavera per decenni impegnato nel promuovere un’altra idea di pena. Attraverso il suo doppio ruolo di cappellano dell’istituto penale minorile Quartucciu di Cagliari nonché di fondatore della Comunità ‘La Collina’ sempre nel capoluogo sardo, non solo ha offerto a centinaia di ragazzi entrati nel circuito penale occasioni di recupero sociale ma ha anche svolto un ruolo critico nei confronti di una idea di pena vendicativa. Ha da sempre sostenuto pubblicamente come la carcerazione per i ragazzi dovrebbe essere definitivamente superata.

Premiati da assenti per impossibilità a presenziare personalmente alla serata, il già citato dipendente pubblico Pino Tilocca, i creativi della campagna Condividi Love, i ricercatori del Centro Diritti Umani dell’Università di Padova e l’artista Mika.

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