L’esecuzione della sentenza e’ stata bloccata
Sono stati arrestati nella notte i familiari di Habibollah Latifi, l’oppositore curdo condannato a morte in Iran. E’ quanto riferisce il sito d’informazione attivo nell’ambito dei diritti umani ‘Herana’, spiegando che ieri sera le forze di sicurezza iraniane hanno fatto irruzione nell’abitazione del padre di Habibollah Latifi, arrestando tutta la famiglia e sequestrando gli effetti personali e il computer di Latifi. Gli arresti sono scattati dopo che l’autorità giudiziaria, a seguito delle pressioni internazionali, ha rimandato l’impiccagione di Latifi prevista per ieri mattina nel carcere di Sanandaj. Non si conoscono le motivazioni dell’arresto dei familiari dell’oppositore curdo.
Habibollah Latifi, studente 28enne dell’Università libera di Ilam, è stato condannato a morte perché riconosciuto colpevole dal Tribunale della Rivoluzione di Sanandaj di aver ”attentato alla sicurezza nazionale”, avendo partecipato ad ”attività di terrorismo” ai danni della Repubblica Islamica, e di essere un ”Mohareb” (nemico di Allah e dell’Islam). Latifi è stato arrestato nell’ottobre del 2007 a Sanandaj. Lo scorso anno, a seguito delle pressioni esercitate dal presidente curdo iracheno Jalal Talebani sulle autorità governative e giudiziarie iraniane, il capo del potere giudiziario, l’hojjatoleslam Saqeq Larijani aveva gia’ bloccato l’esecuzione della condanna a morte emessa nei confronti di Latifi, ordinando alla Corte Suprema iraniana (Divane Ali Keshvar) di riesaminare la sentenza. Secondo il legale di Latifi, la Corte Suprema avrebbe riconfermato la sentenza nei confronti di Latifi.