Inizia ufficialmente la quarta stagione dell’Atletico Diritti, la squadra di calcio cui Antigone e Progetto Diritti hanno dato vita nel giugno del 2014.
Il 1˚ agosto abbiamo presentato la richiesta di iscrizione al campionato di Terza Categoria del Lazio.
Un anno in cui speriamo di poter avere in campo con noi anche i tanti ragazzi rifugiati che, fino alla passata stagione sportiva, potevano solo allenarsi senza partecipare alle partite ufficiali a causa dei regolamenti della Federazione.
Un tema questo che ci sta particolarmente a cuore, essendo quello dell’inclusione e della lotta al razzismo attraverso lo sport una delle ragioni fondanti dell’Atletico Diritti. Nell’ottobre dello scorso anno abbiamo presentato un dossier sulle discriminazioni del calcio dove raccontavamo gli ostacoli burocratici e formali che venivano posti ai cittadini stranieri. Abbiamo inoltre aderito a “We Want To Play“. Nell’ambito di questa campagna promossa da numerose realtà calcistiche popolari italiane abbiamo scritto nei giorni scorsi agli organi competenti affinché venga modificato il regolamento Noif al comma 1.1. (punti B e C) dell’art. 40.
Quello dell’inclusione dei rifugiati tuttavia non è un tema che attraversa solo i campi di periferia. Lo scorso mese di giugno siamo stati invitati dall’F.C. Barcellona al Camp Nou dove il club catalano, insieme all’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (l’UNHCR) ha lanciato la campagna #Signandpass sull’inclusione dei rifugiati. Nel piccolo della nostra società abbiamo aderito.L’appello che rivolgiamo è che lo facciano anche squadre ben più blasonate della nostra, a partire da tutte quelle impegnate nel campionato di Serie A.
Anche quest’anno Atletico Diritti sarà composta da studenti dell’Università di Roma Tre e delle altre università romane, da migranti e da detenuti ed ex detenuti.