Il Consiglio d’Europa inaugura un sito web per favorire il dibattito sui problemi delle donne arabe

26 aprile 2012

Promosso dal Centro Nord Sud, il sito vuole diventare un luogo di dibattito tra donne europee ed arabe per accelerare il processo di riforme iniziato con la primavera araba.

“È grazie a internet che è nata la primavera araba, è un tam tam che ormai supera le censure e le limitazioni di libertà di comunicazione. Sarà anche il nostro luogo di incontro. Ogni donna, araba o europea, potrà mettersi in contatto con altre donne. Scambieranno le reciproche esperienze, parleranno tra loro e trasmetteranno messaggi alla società civile e alle autorità politiche. Così vogliamo aiutare la donna araba a emanciparsi”. Con queste parole l’on. Deborah Bergamini, presidente del Centro Nord Sud del Consiglio d’Europa, ha presentato ieri a Strasburgo, alla presenza di autorevoli rappresentanti del Nord e del Sud del Mediterraneo, l’Euro-Med Women Network (www.nswomennetwork.org), il nuovo sito web per favorire il processo di riconoscimento dei diritti delle donne nei Paesi arabi.
L’idea di creare il sito è nata dall’incontro sul ruolo delle donne nella primavera araba organizzato a Roma lo scorso ottobre dal Centro Nord Sud, dall’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa e dal Parlamento italiano. In quella occasione arrivarono nella Città eterna da ogni Paese del Nord Africa e del Medio Oriente rappresentanti di Ong, attiviste politiche e intellettuali che decisero di realizzare un network per coordinare le diverse azioni ed offrire uno spazio di condivisione e dibattito.
Delle donne arabe e dei loro diritti ne ha discusso ieri anche l’Assemblea parlamentare del Consiglio d’Europa riconoscendo come non ci siano stati miglioramenti tangibili da questo punto di vista da quando è cominciata la primavera araba. In alcuni Paesi è nata qualche riforma da cogliere come opportunità da non perdere per rafforzare il principio di uguaglianza tra donne e uomini con la speranza che queste iniziative contagino anche altre regioni. Ma, ha messo in evidenza l’Assemblea, oltre alle leggi è necessario e fondamentale cambiare la mentalità della gente.
(Maria Rita Porceddu)