Continua la lotta del governo francese all’utilizzo del velo islamico
Niente cittadinanza a chi porta il velo. Lo ha dichiarato il ministro francese dell’immigrazione Eric Besson, dopo che ha rifiutato la concessione della cittadinanza ad un uomo che obbligava la moglie ad indossare il velo islamico. E proprio questo sarà uno dei temi fondanti della nuova norma francese sulla concessione della cittadinanza che terrà conto anche di altri fattori etnici e culturali. Si sa, la Francia e il buqua ormai sono del tutto incompatibili. Lo scorso gennaio, infatti, una commissione aveva vietato l’uso del velo in tutti i locali pubblici, nelle scuole, negli ospedali e perfino negli autobus. Oggi arriva questa notizia che fa il giro del mondo, e rimbombano anche le parole del presidente francese Sarkozy: “Burqa e niqab non sono i «benvenuti in Francia, in quanto contrari ai valori del Paese”.
Rimanendo sempre in Francia, nel 2008 il Consiglio di Stato non aveva concesso la cittadinanza francese ad un donna marocchina che indossava il burqa giustificandosi che quella era “pratica radicale della religione, incompatibile con i valori essenziali della comunità francese”. Dopo la Francia anche l’Austria segue la scia del paese transalpino. Il ministro austriaco per la Condizione femminile, Gabriele Heinisch-Hosek si è detta “contraria al velo che copre tutto il corpo”, perché chi lo indossa “può partecipare alla vita sociale ed economica solo in modo estremamente limitato”, ma soprattutto perché “è un simbolo dell’oppressione della donna”.
Si attendono dunque le reazioni da parte di chi la religione musulmana la pratica.