L’Associazione Europa Levante è impegnata sulle tematiche riguardanti l’area mediorientale ai confini dell’Europa ed in attività di cooperazione finalizzata allo sviluppo ed alla tutela dei diritti, con particolare attenzione alle problematiche che investono la popolazione curda. Europa Levante ha costantemente assunto un atteggiamento favorevole all’allargamento dell’Unione Europea nel quadro di una verifica in ordine al rispetto dei diritti fondamentali delle persone e delle regole democratiche. Le vicende degli ultimi giorni in Turchia hanno destato allarme nell’opinione pubblica internazionale ed è per noi necessario che i governi e le forze politiche europea facciano sentire la loro voce, non per alzare steccati ma per favorire percorsi democratici e l’allargamento dell’Unione.
Riteniamo importante che ogni passo che sarà compiuto dal nostro Governo riguardo alla situazione emersa nelle ultime settimane in Turchia tenga conto della necessità di garantire l’avvio di un processo di dialogo in Turchia che potrebbe portare ad un effettivo riconoscimento dei diritti civili e politici del popolo kurdo e della sua istanza di autonomia democratica, processo di cui alcuni primi ed ancora incerti segnali si sono registrati nei mesi scorsi.
La vicenda turca (ed in particolare quella che riguarda la regione sud orientale dell’Anatolia) si inserisce in un quadro complesso e drammatico: la situazione del popolo kurdo è attualmente caratterizzata da un lato dal permanere della sanguinosa situazione di conflitto in Siria e dalla sistematica negazione dei diritti umani e dalle continue condanne alla pena capitale in Iran, e dall’altro dai percorsi di autonomia regionale avviati nel nord irakeno.
Abbiamo avuto modo di conoscere negli anni la Sua sensibilità ed il Suo impegno per il rispetto e la tutela dei diritti umani, e perciò con fiducia Le chiediamo di compiere ogni passo utile e necessario nei confronti della Turchia e dell’Unione Europea, perché nel quadro di uno sviluppo democratico del paese si ponga fine ad un conflitto senza sbocco, e si giunga ad una soluzione pacifica e complessiva della questione curda e perché questo passaggio determini l’auspicabile piena integrazione della Turchia nell’Unione Europea.
(12 giugno 2013)