Somala denuncia: “Nuda 4 ore”, La Repubblica
ROMA – “Mi hanno tenuta nuda quattro ore in una stanza dell’aeroporto di Ciampino. Prima mi hanno accusato di essere una ladra di bambini, poi di traffico di clandestini e per ultimo di essere un corriere della droga”.
Ma Amina Sheikh Said, donna somala di 51 anni, sposata con un italiano (Luigi Mancuso, giurista islamico che, a Roma, lavora con la polizia tributaria) e cittadina italiana, era solo una nonna che riportava in Italia i suoi quattro nipotini da Londra. La donna e suo marito, in passato, erano stati fermati (in situazioni diverse) per possesso di foglie di “khat” una pianta che ha effetti psicostimolanti, che gli abissini usano masticare e con la quale preparano un té utilizzato in alcune cerimonie come i matrimoni. Il “khat” (chata edulis) pur essendo in vendita nei mercati è vietato in Italia. I signori Mancuso, comunque, erano stati assolti per gli episodi precedenti.