L’organizzazione non governativa lancia una petizione
“Difendiamo i bambini dei migranti in nome della Costituzione”Un emendamento per l’infanzia. L’appello di Terre des Hommes
Nel pacchetto sicurezza una norma prevede l’obbligo
del permesso di soggiorno per gli atti di stato civileROMA – Bambini invisibili, senza identità e diritti. E’ questo il pericolo che Terre des Hommes, una delle onlus più attive nella difesa dell’infanzia, vede in un anorma nel pacchetto sicurezza in via di approvazione definitiva al Senato.La parte contestata prevede l’introduzione dell’obbligo di presentare il titolo di soggiorno per gli atti di stato civile. Il pericolo è quello di trovarsi di fronte alla concreta impossibilità di registrare all’anagrafe i figli dei migranti senza permesso di soggiorno. Bambini che potranno essere separati dalla famiglia, con gravi conseguenze: l’aumento dei casi di parti in ambienti non sicuri dal punto di vista sanitario. Una norma che, secondo Terre des Hommes, “è in contrasto con la Convenzione Onu dei diritti dell’infanzia, emanata nel 1989 e resa esecutiva in Italia nel 1991, e con i principi della Costituzione italiana”.
“Per questo chiediamo con forza al Parlamento di modificare il testo in discussione in modo tale da ristabilire l’aderenza delle nostre leggi ai principi internazionali e della nostra Costituzione”, così i promotori dell’iniziativa nell’appello lanciato sul sito dell’organizzazione. Quello che si chiede è che le forze politiche presentino, entro il termine ultimo del 18 giugno, emendamenti specifici al testo in approvazione.
Nata nel 1989 TdH è attiva in 23 paesi nel mondo. In corso ci sono circa 70 progetti di aiuto umanitario. Sviluppo, protezione infantile, educazione di base e formazione professionale le attività principali.