Nonostante le difficoltà iniziali, Karim, giovane italo-marocchino assistito dagli Avv. Salerni e Calderoni, ha ottenuto la cittadinanza italiana. L’anagrafe Civitavecchia infatti, inizialmente, aveva respinto la domanda per la mancanza di continuità della residenza. Successivamente, il Tribunale di Roma ha stabilito che la sua presenza ininterrotta sul territorio italiano poteva essere dimostrata con altri elementi, quali la frequenza scolastica.
Il Tribunale stesso ha quindi riconosciuto Karim come cittadino italiano, nonostante alcune irregolarità amministrative circa la residenza continuativa, stabilendo che le difficoltà sociali ed economiche della famiglia non possono pregiudicare il diritto del giovane a chiedere la cittadinanza, di cui all’art. 4 della legge 91del 1992.
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