2 maggio 2012
Forti precipitazioni hanno colpito i campi per rifugiati somali in Etiopia e Kenya, danneggiando tende, inondando le strade e ostacolando le operazioni di assistenza umanitaria. Questo in un momento in cui la popolazione di rifugiati nel sud dell’Etiopia supera quota 150.000.
Nelle ultime settimane Dollo Ado – nel sud dell’Etiopia – ha visto arrivare in media 450 rifugiati somali ogni settimana. Finora quest’anno sono stati registrati oltre 8.500 rifugiati, portando il totale della popolazione nei 5 campi dell’area a oltre 150.000 unità.
I nuovi arrivi continuano a citare l’insicurezza all’interno della Somalia come la ragione alla base della loro fuga. Alcuni rifugiati dicono di essere fuggiti nel timore di reclutamento o coscrizione militare forzata. Altri invece parlano di possibili rappresaglie all’indomani dei nuovi combattimenti. Tali circostanze – insieme alla carestia dello scorso anno in Somalia – hanno eroso molte tradizionali risorse della popolazione, costretta a cercare asilo oltre frontiera.
Inoltre le forti piogge di metà aprile hanno danneggiato circa 700 tende a Dollo Ado. Prima di questo evento, lo staff dell’Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati (UNHCR) aveva avviato le operazioni di identificazione dei rifugiati i cui alloggi avevano bisogno di essere rafforzati in vista della pioggia. Gli operatori hanno avviato due settimane fa la distribuzione di migliaia di teli di plastica nei diversi campi e stanno fornendo tende sostitutive alle famiglie i cui alloggi sono stati completamente distrutti dal vento e dalla pioggia.
La strada di accesso a uno dei campi – Hilaweyn – è stata inondata. Ciò ha rallentato la fornitura dei servizi, tra cui l’approvvigionamento dell’acqua. L’UNHCR ha incontrato le agenzie partner per lavorare sul ripristino della strada e preservare l’accesso al campo. Inoltre l’unica pista di atterraggio di Dollo Ado dove il clima è stato asciutto è rimasta fuori servizio per la maggior parte della scorsa settimana, ma al momento è nuovamente in funzione. Durante la stagione delle piogge sono attivi convogli via terra per potenziare o sostituire i viaggi aerei se necessario.
Anche il complesso di campi per rifugiati di Dadaab – nel nord-est del Kenya – è stato colpito dalle recenti piogge. Dalla metà di aprile l’UNHCR sta distribuendo teli di plastica e tende ai rifugiati i cui alloggi sono stati danneggiati o sono collassati a causa delle precipitazioni. Il personale dell’Agenzia è per il momento in attesa di distribuire ulteriori teloni cerati e altri aiuti, assegnando priorità ai rifugiati più vulnerabili e a coloro le cui case sono state colpite dalle piogge. L’UNHCR e le agenzie partner stanno inoltre lavorando per mitigare gli effetti delle potenziali piogge. Sono stati sviluppati valutazioni e piani delle necessità, ma le limitazioni finanziarie ostacolano i progressi nella situazione.
Per prevenire casi di malaria le agenzie partner dell’UNHCR nel settore della salute hanno cominciato la distribuzione di zanzariere trattate con insetticida. Nelle prossime 4 settimane saranno consegnate 220.000 zanzariere nei campi di Ifo, Dagahaley e Hagadera, accompagnate da dimostrazioni e sessioni informative sul loro utilizzo e manutenzione. Il complesso di campi di Dadaab attualmente accoglie oltre 464.000 rifugiati, in maggioranza provenienti dalla Somalia. Decenni di conflitti e siccità hanno costretto quasi 983.000 rifugiati somali a fuggire nella regione, soprattutto in Kenya, Yemen ed Etiopia. Inoltre 1,36 milioni di somali sono sfollati all’interno del proprio paese.
fonte: Unhcr