A settembre 2022 PROGETTO DIRITTI onlus ha avviato il progetto Alternative alla Detenzione – L’approccio olistico del Case Management, finanziato con i fondi OPM della Tavola Valdese.
Il progetto è in continuità con diverse azioni attivate dal 2019 ad oggi, che hanno permesso di prendere in carico circa 100 persone sprovviste di regolare permesso di soggiorno. Grazie al lavoro svolto, più di un terzo dei casi hanno raggiunto l’ottenimento del titolo di soggiorno, altri hanno avviato la procedura di regolarizzazione e attendono appuntamento dalle autorità.
Il progetto adotta l’approccio olistico del case management, che consente di identificare le eventuali vulnerabilità e criticità di ogni singolo individuo, approfondendo tutti gli elementi del suo vissuto e della sua storia migratoria.
Ogni persona viene seguita in modo tale da costruire un rapporto di fiducia con il case manager, che diviene un vero e proprio punto di riferimento grazie ai frequenti e costanti contatti sia di persona che via telefono. In questo modo è possibile conoscere quegli elementi più significativi e importanti che possono essere utilizzati per richiedere tutela e protezione. L’obiettivo degli interventi è quello di identificare e trattare efficientemente gli ostacoli di tipo legale, personale e pratico. Arrivando ad una risoluzione rapida dei casi, con la richiesta di un permesso di soggiorno in linea con le possibilità previste dalla normativa vigente.
La presa in carico si sviluppa in cinque fasi: (1) screening, (2) valutazione, (3) pianificazione, (4) intervento e (5) risoluzione. Questo aiuta a chiarire sia alle persone coinvolte sia al case manager il quadro complessivo della situazione e permette di delineare il percorso da fare un passo alla volta. Il singolo è parte attiva della risoluzione del problema e il case manager la guida e il ponte con i servizi e le autorità.
La maggior parte delle persone che per diversi motivi si ritrova senza permesso di soggiorno avrebbe il diritto e i requisiti per richiedere un permesso di soggiorno, ma non sa come fare.
Per questo motivo è fondamentale produrre elementi concreti che permettano di comprendere la sostenibilità di questo approccio e allo stesso tempo mettere in luce il non-senso della detenzione come strumento di gestione delle persone sprovviste di regolare permesso di soggiorno.
Nell’ambito del precedente progetto finanziato dall’OPM della Tavola Valdese, Alternative alla detenzione – verso un approccio più efficiente e umano alla migrazione, si è condotta un’attività di ricerca sulle possibili alternative alla detenzione e i diversi approcci anche a livello internazionale ed europeo per fare un confronto con il nostro sistema, da cui è uscita la pubblicazione che è possibile consultare gratuitamente sul nostro sito.