Ci sarebbe un decreto legislativo all’esame del Consiglio dei Ministri – L’art. 22 comma 12 del Testo unico sull’immigrazione esprime con chiarezza che nel caso in cui Il datore di lavoro occupi alle proprie dipendenze lavoratori stranieri privi del permesso di soggiorno oppure con il permesso scaduto e del quale non sia stato chiesto, nei termini di legge, il rinnovo, revocato o annullato, è punito con la reclusione da sei mesi a tre anni e con la multa di 5000 euro per ogni lavoratore impiegato.
A breve però le pene potrebbero anche essere più pesanti e le multe sempre più salate. Ci sarebbe infatti un decreto legislativo all’esame del Consiglio dei Ministri che recepisce una direttiva europea.
Lo schema di decreto legislativo introduce “delle aggravanti nei casi di impiego irregolare accompagnato da particolare sfruttamento lavorativo, riconducibili alle ipotesi di cui all’articolo 603-bis del codice penale, terzo comma”, come ad esempio lo sfruttamento dei minori, o di stranieri per un numero superiore a tre.
Il provvedimento, infine, introduce “una sanzione amministrativa accessoria equivalente al pagamento di un importo pari al costo medio del rimpatrio dello straniero impiegato irregolarmente”. Pertanto il datore di lavoro, nel caso in cui impiegasse dei lavoratori non in regola con il permesso di soggiorno dovrà sborsare ingenti quantitativi di denaro.
Sabato, 14 Aprile 2012 – a.p.