«Questo autunno per noi legali di Progetto Diritti comincia con due processi molto importanti», a parlare è Arturo Salerni, avvocato ed esponente di spicco dell’associazione: «Negli ultimi anni ci siamo occupati molto delle vicende legate alle morti nei percorsi migratori e ai salvataggi in mare. E, in questo senso, il 15 settembre inizia il processo all’ex ministro Salvini. Si tratta di un processo con evidenti implicazioni di natura politica, basta dare un’occhiata alla lista dei testimoni indicati dalle parti con vari ex ministri di cui si richiede l’esame, e tra essi l’ex presidente del consiglio Conte».
«Bisognerà cercare di stabilire quali sono state le attività poste in essere dall’imputato, Salvini, in quei giorni dell’agosto 2019 in cui è stato impedito a una nave piena di naufraghi tratti in salvo da Open Arms (un centinaio persone tra i quali anche minori) di ottenere un porto di sbarco sicuro siccome previsto dal diritto del mare. La nave è stata per molto giorni bloccata al largo di Lampedusa con i naufraghi costretti in condizioni spaventose».
Consigliamo di andare alla pagina del sito di Progetto Diritti per capire bene quello che è accaduto in quei giorni convulsi, e la vicenda processuale che da lì ha avuto inizio.
«Questa vicenda è particolarmente importante anche perché riguarda la tendenza alla criminalizzazione del lavoro delle Ong che operano nel Mediterraneo. Una parte della politica pensa che ostacolare le operazioni di salvataggio sia utile al contrasto dell’immigrazione clandestina. Il processo di Palermo parla anche di questo».
Il 23, il 27 e il 30 settembre invece si terranno le prossime udienze del processo relativo al cosiddetto Naufragio dei bambini. Una storia tremenda: il naufragio di una imbarcazione in cui morirono oltre duecento persone e , tra gli altri, 60 bambini.
«Ci saranno le testimonianze di alcune delle persone che erano sulla imbarcazione naufragata, che chiedeva invano soccorso alle nostre autorità, e che hanno perduto cari e familiari. In questo processo sono imputati due ufficiali per il mancato intervento. Verosimilmente il processo durerà fino alla fine dell’anno».
Continua Salerni: «Questo autunno, dopo la conclusione a luglio in Cassazione del processo sul Plan Condor, stiamo lavorando per l’apertura di altri procedimenti relativi alla desaparicion di diverse persone, anche italiane, negli anni delle dittaure in America Latina, su cui la procura di Roma ha aperto dei nuovi fascicoli»
«Ci stiamo dedicando intensamente», assicura Salerni al «lavoro di contrasto allo sfruttamento nel lavoro agricolo». Soprattutto nell’Agro Pontino, stiamo facendo un’operazione di tutela dei braccianti in gran parte stranieri e in diverse aree, specialmente nelle regioni del Meridione, svolgiamo un’attività di prevenzione sul territorio che prevede anche interventi sul piano dell’informazione giuridica, come con il nostro agile manuale di diritto dell’immigrazione. Inoltre il 1 ottobre si terrà a Catanzaro il processo di appello per l’omicidio del sindacalista bracciante Soumaila Sacko».
Progetto Diritti, infine, sta cercando di allargare il proprio bacino di intervento e i confini delle sue attività (aprendo nuovi sportelli legali) proprio perché, e così chiude Salerni, «ci siamo resi conto che in questi anni c’è sempre più necessità di più lavoro sul territorio, di più operatori legali e avvocati, per la tutela e la difesa dei diritti delle persone che non hanno voce».