Interrogazione sul respingimento di Arturo Salerni in Turchia
(AGENPARL) – Roma, 24 feb – Arriva in Parlamento il caso di Arturo Salerni, avvocato difensore di alcuni attivisti curdi, che il 6 dicembre avrebbe dovuto partecipare ad un’udienza in un maxi processo in Turchia, ma è stato fermato all’aeroporto di Istanbul. Il deputato del Pd Jean Leonard Touadì ha presentato un’interrogazione parlamentare al Ministro degli Esteri, Giulio Terzi, in cui chiede “quali iniziative sul piano politico-diplomatico siano state adottate al riguardo”. L’avvocato Salerni avrebbe dovuto partecipare come delegato italiano all’udienza del 6 dicembre 2011 presso il tribunale di Diyarbakir, nel Kurdistan turco, nel processo contro 152 imputati, tra cui sindaci, ex-parlamentari e attivisti delle associazioni per i diritti umani appartenenti alla rete Koma Civaken Kurdistan (Unione delle comunità curde). “All’avvocato Salemi – scrive Touadì – è stato impedito all’aeroporto di Istanbul di entrare in Turchia in data 5 dicembre 2011; l’avvocato in questione è stato trattenuto in una stanza dell’aeroporto per circa ventiquattro ore ed imbarcato nel volo Alitalia per Roma Fiumicino nel pomeriggio del 6 dicembre 2011; il consolato d’Italia lo ha assistito nella sua permanenza”.
Il divieto d’ingresso sarebbe stato motivato dalle autorità turche in riferimento ad una norma “che non permette l’ingresso a coloro per i quali ‘si percepisce che siano venuti in Turchia al fine di partecipare o sostenere attività volte a mettere in pericolo la sicurezza e l’integrità della Turchia’”. Questa norma, afferma il deputato del Pd, “può dare adito a decisioni arbitrarie e discriminatorie verso chiunque intenda entrare in territorio turco, in modo non coerente con le aspirazioni di ingresso nell’Unione europea della Turchia”.