Dopo la tentata strage fascista di Macerata, negli ultimi giorni sono accaduti fatti terribili, che minano nel profondo la nostra coscienza storica e la convinzione che la vita democratica del nostro Paese poggi su valori, solidi, condivisi e indiscutibili. All’enormità della vergogna dell’attentato razzista di Macerata, hanno fatto seguito le prese di posizione e le dichiarazioni dei rappresentanti delle istituzioni, in particolare del Ministro Minniti e del Sindaco di Macerata, che, se possibile, rappresentano ancor più un disonore per il nostro sistema democratico costituzionale.
Noi che lavoriamo da quasi trent’anni per tutelare migranti e rifugiati dalla negazione quotidiana di diritti fondamentali, sanciti dalla nostra carta costituzionale e dall’ ordinamento internazionale, crediamo che solo attraverso il riconoscimento dei diritti della persona sia possibile costruire valide risposte alla marginalizzazione, allo sfruttamento e alle derive xenofobe.
Il clima politico e mediatico creato intorno a un crimine di inequivocabile stampo razzista e fascista è il segno di una profonda involuzione, contro la quale è impensabile non reagire.