L’associazione Progetto Diritti condanna fermamente i metodi scelti per quella che la prefetta di Roma, Paola Basilone ha definito operazione di “cleaning” ovvero lo sgombero coatto, con l’uso di manganelli e idranti, di uomini, donne, bambini, anziani e persone disabili a cui le istituzioni continuano a non saper dare delle risposte in termini di casa, integrazione, tutela dei diritti fondamentali, nonostante a loro sia stato riconosciuto lo status di rifugiati o la protezione internazionale.
A seguito dei gravissimi fatti di ieri a Piazza Indipendenza, inoltre, ai danni delle persone precedentemente fatte sgomberare dal palazzo occupato in via Curtatone, 4 persone sono state arrestate per reati quali resistenza e violenza a pubblico ufficiale, resistenza aggravata a pubblico ufficiale con uso di armi improprie. Come associazione sosteniamo chi, oltre a vedersi negato il diritto all’abitare, ora è privato della propria libertà personale e non ha mezzi per difendersi.
L’avvocato di Progetto Diritti, Arturo Salerni, difende due degli arrestati, un ragazzo di nazionalità somala e un eritreo, entrambi titolari di permesso per asilo politico. Domani, 26 agosto, alle 11, è prevista a Regina Coeli l’udienza di convalida dell’arresto.