Un taglio lineare fino al 30 per cento sulle ore di assistenza scolastica (AEC educazione e cultura): così il Municipio Roma XIV aveva penalizzato i circa 600 bambini e ragazzi con disabilità presenti nel territorio. I genitori avevano contestato la misura e, non ricevendo risposte dalla giunta municipale, si erano rivolti al Tribunale assistiti dall’avvocato Alfonso Amoroso. A sostegno dei ricorrenti era intervenuta la Cooperativa sociale Sant’Onofrio, con i legali Arturo Salerni e Tamara D’Agostini. Adesso il Consiglio di Stato si è pronunciato bocciando di fatto il piano municipale e sospendendo in via cautelativa il bando sull’AEC. Al TAR spetterà il pronunciamento sul merito. Intanto il Municipio è costretto a procedere per accreditamento diretto. I genitori potranno scegliere la cooperativa nell’ottica della continuità del progetto educativo per ciascun alunno.
Con il nuovo bando le ore di assistenza erano scese da 30 settimanali a un minimo di 11 (in media 7 ore a persona sulle 40 settimanali). La drastica riduzione del servizio di assistenza educativo-culturale interessa, peraltro, diverse aree della capitale con inaccettabili ricadute sui bambini e sulle loro famiglie.
Il Comitato dei genitori di Roma XIV ha dichiarato voler continuare nella lotta e chiedere il ritiro definitivo del bando che non tiene conto in alcun modo del danno causato dall’interruzione del rapporto dei bambini con gli operatori.