Maroni prima rassicura gli stranieri poi li manda a casa
Questa è l’ultima novità che si sta prospettando in questi giorni in merito alla regolarizzazione/emersione dal lavoro nero in alcune province del territorio nazionale. Alcune Prefetture e Questure sono inflessibili come Trieste, Rimini e Perugia, comprensive invece Venezia, Bologna, Milano ed altre province.
E’ il caos tra gli immigrati, e coloro che ancora sono in attesa della definizione del procedimento della regolarizzazione, non sanno se saranno espulsi o no.
La colpa dello straniero, è appunto quella individuata dalla Bossi-Fini: avere ignorato la condanna all’espulsione, questo reato può rientrare tra quelli ostativi alla concessione della sanatoria.
Succede che, le Questure dopo i relativi controlli sulla fedina penale degli stranieri, convocano gli immigrati e dopo aver comunicato il rifiuto della domanda di regolarizzazione, contestualmente viene notificato il decreto d’espulsione e di conseguenza l’accompagnamento alla frontiera.
Dal Viminale non giungono ancora chiarimenti in merito.