Gli immigrati? Sono una importante risorsa per il lavoro in agricoltura: subito la pubblicazione del decreto sugli 80 mila stagionali. Lo chiede, in occasione del primo sciopero nazionale degli immigrati, la Cia che riafferma l’impegno contro “lo sfruttamento, il lavoro nero e il razzismo”. Per la Cia, “i ritardi del decreto flussi 2010 rischiano di provocare problemi di manodopera nelle campagne: il loro prezioso lavoro e’ parte strutturale dell’attivita’ agricola, non solo stagionale, e contribuisce in modo irrinunciabile alla qualita’ e alla sicurezza dei prodotti alimentari italiani. Non vi sono alternative al lavoro e all’integrazione degli immigrati nella nostra societa’ e per questo viene chiesto da tempo una verifica sulla legge Bossi-Fini”. La Cia e’ convinta, infatti, che “sia necessario rendere piu’ agevoli e meno rigidi i canali di ingresso regolare degli stranieri e che questo sia l’unico vero deterrente all’immigrazione clandestina” ed esprime “forte preoccupazione per l’assenza di notizie relative al decreto flussi 2010, che prevede l’ingresso di 80 mila stagionali immigrati, indispensabili per i lavori agricoli e per le imminenti operazioni di raccolta. Eventuali restrizioni e ulteriori ritardi nell’attivare il solo canale di ingresso disponibile, avrebbero l’unico effetto di penalizzare le aziende e i lavoratori che operano nel rispetto della legge e delle regole. L’incertezza di programmare il fabbisogno occupazionale – conclude la Cia – si andrebbe poi ad aggiungere all’incertezza quotidiana in cui vivono le aziende agricole aggravandone ulteriormente le difficolta’”.