Rivolta immigrati a Milano, in arrivo 170 agenti, it.reuters.com, 15/02/2010

MILANO/PAVIA (Reuters) – Il Viminale invierà in settimana 170 agenti a presidiare via Padova, l’arteria alla periferia nord-est di Milano dove sabato alcune centinaia di nordafricani hanno inscenato una rivolta dopo l’uccisione di un giovane egiziano da parte di un gruppo di sudamericani. Gli scontri hanno riportato in primo piano il problema dell’immigrazione nel capoluogo lombardo, a pochi mesi dalle elezioni regionali.

Il sindaco di Milano, Letizia Moratti, ha detto oggi di aver parlato nuovamente con il ministro dell’Interno Roberto Maroni, ottenendo rassicurazioni sull’invio di nuovi agenti per garantire nell’immediato una maggiore sicurezza nell’area.

“Sono 170 gli uomini che ci verranno inviati entro la settimana, mi pare uno sforzo molto significativo”, ha detto il sindaco ai giornalisti, a margine di un evento della Camera di Commercio americana.

Sabato sera, circa 300 nordafticani hanno messo a ferro e fuoco via Padova, rovesciando automobili e spaccando vetrine, in risposta all’uccisione di un giovane egiziano, Mamoud El Fayed Adou, accoltellato poche ore prima da un gruppo di sudamericani, dopo una lite scoppiata su un bus per futili motivi.

Secondo la Questura, che ha arrestato quattro cittadini egiziani irregolari con l’accusa di devastazione, la rivolta è scoppiata per impedire alle forze dell’ordine di rimuovere il cadavere della vittima, alla quale volevano garantire una sepoltura in tempi brevi, come prevede l’Islam.

Filippo Penati, ex presidente della Provincia e attuale candidato del Pd alla presidenza della Regione, ha chiesto le dimissioni del vicesindaco Riccardo De Corato, che è anche assessore alla Sicurezza, e di Matteo Salvini, capogruppo in consiglio comunale ed eurodeputato della Lega Nord.

Dopo gli scontri, molti esponenti della Lega Nord e del centrodestra — che amministra il comune da quasi vent’anni — hanno invocato misure severe.

Il presidente della Regione Lombardia Roberto Formigoni, candidato per il Pdl a un nuovo mandato di governatore, ha invocato “pene severe” per i responsabili, inclusa l’espulsione, e definito “una barzelletta” la richiesta di dimissioni per De Corato.

“Le forze dell’ordine hanno fermato alcuni responsabili, mi auguro che ci siano processi molto brevi che si concludano con pene severe fino all’espulsione”, ha detto Formigoni ai giornalisti, a margine di un evento al Policlinico San Matteo di Pavia.

Formigoni ha aggiunto che si sta lavorando all’ipotesi di creare dei “quartieri mix” in cui spostare nel tempo gli stranieri per risolvere i problemi dei quartieri ghetto, spesso focolai di violenza.