Il 3 aprile saranno passati due mesi da quando il corpo di Giulio Regeni è stato ritrovato senza vita al Cairo. Da allora non sono stati fatti passi avanti significativi per far luce sulle responsabilità del rapimento, delle torture e della morte di Giulio. Anzi si sono susseguiti i tentativi di depistaggio da parte del Governo egiziano che ha fornito versioni poco credibili soprattutto alla luce del fatto che provengono da un paese che mette in atto sistematiche violazioni dei diritti umani.
Sparizioni forzate (88 persone sparite dall’inizio del 2016 fra cui otto corpi ritrovati con evidenti segni di tortura), condanne a morte comminate a seguito di processi iniqui, soppressione del dissenso, torture sui detenuti, compressione delle libertà di espressione e associazione.
Perché la storia di Giulio non cada nell’oblio e non si allontani la verità sulle circostanze della sua morte, Amnesty International, Antigone e Cild promuovono una serie di iniziative. Domenica 3 Aprile saranno al Campo Gerini, in via del Quadraro 311 a Roma, dove gioca l’Atletico Diritti, squadra nata per iniziativa di Progetto Diritti onlus, Antigone e Roma Tre. I calciatori di Atletico Diritti e le persone che parteciperanno esporranno lo striscione “Verità per Giulio Regeni” e comporranno in campo la stessa scritta.
Un’iniziativa che CILD, Antigone e Amnesty International Italia chiedono di replicare in tutti i campi e stadi d’Italia il 23 e 24 aprile.
“Dobbiamo – sostengono i presidenti di Amnesty International Italia e Antigone – tenere alta l’attenzione affinché questa vicenda non venga rimossa dall’agenda politica. È una cosa che non possiamo permetterci, per Giulio, i suoi familiari, per la libertà di ciascuno, ma anche per la dignità del nostro paese”.