La “Carta dei Servizi” del Comitato Singh Mohinder

 Tutela migranti e familiari vittime del lavoro

 

Il “Comitato Singh Mohinder – Tutela migranti e familiari vittime del lavoro”, nell’ambito dell’opera di tutela e di assistenza dei lavoratori stranieri vittime di incidenti sul lavoro e dei familiari di migranti vittime di infortuni sul lavoro, si propone di offrire un complesso di servizi che siano in grado di assumere le complesse esigenze emergenti in conseguenza dell’infortunio, siano esse di ordine sociale, amministrativo, economico, legale, medico, medico – riabilitativo e psicologico.

Per garantire l’effettiva erogazione  dei servizi che saranno di seguito enunciati,  sono  necessari significativi sforzi, rivolti:

– a costruire  rapporti con le sedi diplomatiche in Italia e le sedi diplomatiche italiane all’estero; – a consolidare e sviluppare i rapporti con i rappresentanti delle comunità straniere in Italia;

– a  stipulare convenzioni con strutture sanitarie pubbliche e private;

– a ricercare accordi e convenzioni con le Pubbliche Istituzioni per ottenere che queste riconoscano il Comitato quale interlocutore privilegiato nell’assistenza del lavoratore migrante e dei familiari;

– ad  utilizzare mediatori linguistico-culturali per rendere effettiva ed efficace la comunicazione tra soggetto interessato, Comitato e istituzioni;

– a raccogliere le risorse necessarie che costituiranno il fondo vincolato alla realizzazione  degli scopi del Comitato il cui utilizzo sarà garantito dall’Organismo scientifico e di garanzia che, per lo Statuto, contribuisce alla determinazione degli indirizzi dell’attività del Comitato e per la vigilanza in ordine alla corretta destinazione dei fondi raccolti.

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Il Comitato si propone di realizzare i seguenti

servizi

         valutazione individualizzata del caso, con la partecipazione ove possibile dell’interessato e/o dei familiari, al fine di calibrare le tipologie di intervento, anche in sinergia con altre strutture associative o enti di tutela;

         individuazione caso per caso di un operatore di riferimento per l’infortunato e/o un suo familiare, con compiti di raccordo tra il Comitato e l’assistito; attivazione di tutti gli ulteriori consulenti (avvocati, medici, psicologi, terapisti della riabilitazione, assistenti sociali, mediatori culturali, associazioni) che saranno ritenuti necessari in relazione al caso concreto;

         valutazione delle esigenze di sostegno economico durate il periodo di invalidità, anche tenuto conto delle possibili erogazioni di provvigioni pubbliche, indennizzi INAIL o risarcimenti del danno; in caso di bisogno si provvederà all’erogazione temporanea di servizi in convenzione (mense, buoni acquisto, strutture alloggiative), di eventuali sostegni in denaro da parte del Comitato in ragione delle disponibilità del Fondo del Comitato e dei criteri di utilizzazione dello stesso determinati unitamente all’Organismo scientifico  e di garanzia di cui all’art. 24 dello Statuto;

         in caso di infortunio mortale, valutazione delle spese funerarie e per il rimpatrio della salma, attivazione di servizi in convenzione per la riduzione delle stesse;

         individuazione, nei casi opportuni, dei prossimi congiunti anche nel Paese d’origine che possano raggiungere il lavoratore infortunato per prestare la necessaria assistenza, anche di  carattere psicologico, per consentire i necessari adempimenti burocratici e partecipare alle attività, siano esse amministrative e/o legali, volte ad ottenere il ristoro del danno subito;

         individuazione, in caso di decesso e nei casi opportuni, dei prossimi congiunti anche nel paese d’origine del lavoratore migrante, affinché possano accedere ai servizi di sostegno psicologico, di informazione e attivare le procedure amministrative e/o legali, volte ad ottenere il ristoro del danno subito;

         attivazione  per l’ acquisizione delle autorizzazioni necessarie all’ingresso dei familiari da ricongiungere, sia in Italia che presso i paesi di origine;

         sostegno alloggiativo ed economico, per il soggiorno in Italia;

         assistenza legale per il conseguimento dei crediti dovuti in conseguenza dell’infortunio e, qualora ricorrano i presupposti, per l’accertamento di eventuali responsabilità a titolo colposo o doloso nella causazione del danno anche in ambito penale;

         assistenza psicologica per l’infortunato e per i suoi familiari da realizzare mediante operatori specializzati nelle tematiche etnopsicologiche, con l’ausilio di mediatori culturali provenienti dalle aree geografiche di origine delle persone interessate;

         assistenza medica e riabilitativa da realizzarsi tramite medici con diverse competenze specialistiche (internisti, ortopedici, dermatologi, psichiatri, etc.) facenti parte del SSN, in strutture sanitarie preposte.

Allo scopo, per l’assistenza medica e psicologica di cui ai punti precedenti, si individua nel nuovo Istituto Nazionale per la Promozione della Salute delle Popolazioni Migranti e per il Contrasto delle Malattie della Povertà, la struttura più idonea a fornire assistenza sanitaria e sostegno psicologico, in quanto realizzata per il raggiungimento di questi obiettivi e fornita pertanto della appropriata expertise;

         nel caso di lavoratori provenienti da Paesi neocomunitari, quando l’accesso ai servizi di prevenzione, cura e riabilitazione è reso difficoltoso da ostacoli normativi o da non univoche  interpretazioni, il Comitato si occuperà, tramite le diverse competenze dei suoi componenti, di individuare e ricercare, caso per caso e in base alle normative vigenti, le soluzioni possibili, eventualmente concordandole con gli interlocutori coinvolti (ASL, ospedali, ambasciate, istituti di riabilitazione, questure, ecc.)

Il “Comitato Singh Mohinder – Tutela migranti e familiari vittime del lavoro”, si propone il raggiungimento, ai sensi dell’art.6 dello Statuto, dei seguenti

obiettivi

– promuovere una cultura di  solidarietà e di sicurezza sui posti di lavoro;

– contrastare l’illegalità sul lavoro e la violazione delle norme poste a tutela della sicurezza nei luoghi di lavoro;

– rimuovere le cause che impediscono ai migranti vittime del lavoro ed ai loro familiari pieno esercizio dei loro diritti;

– favorire, attraverso lo svolgimento di procedure amministrative e giudiziali e la raccolta di fondi – il concreto esercizio delle azioni giudiziarie conseguenti ad  incidenti sul lavoro, anche attraverso la partecipazione dei familiari delle vittime ai relativi processi;

– promuovere specifiche modifiche legislative e l’adozione di atti amministrativi generali per il raggiungimento degli obiettivi suddetti;

– svolgere campagne di informazione e sensibilizzazione dell’opinione pubblica e delle autorità pubbliche competenti, ed attività per l’educazione al rispetto della legalità del lavoro ed alla sicurezza nei luoghi di lavoro;

– intervenire con apposite iniziative in favore dei migranti vittime degli infortuni sul lavoro  e di tutti coloro – in particolare i loro familiari – che soffrono le conseguenze dei suddetti  infortuni sul  lavoro;

– offrire ai migranti vittime del lavoro ed ai  loro familiari  consulenza e assistenza legale;

– promuovere l’assistenza sanitaria in centri specializzati di cura e riabilitazione;

– garantire assistenza sociale e psicologica ai lavoratori vittime di infortuni ed ai loro familiari;

– realizzare programmi e progetti di assistenza ai  familiari delle vittime sul lavoro, anche nei Paesi di provenienza; 

– svolgere attività di formazione, anche nei Paesi di provenienza dei lavoratori migranti vittime di infortuni sul lavoro, di professionalità necessarie per il raggiungimento degli scopi del presente statuto;

– ottenere dalle pubbliche autorità la rimozione di tutte le cause  che impediscono ai familiari dei migranti vittime sul lavoro il pieno esercizio dei diritti conseguenti all’infortunio  del proprio congiunto;

– promuovere l’informazione dei familiari dei lavoratori immigrati vittime del lavoro sulle tutele previste dall’ordinamento;

– garantire ai familiari il pieno esercizio dei  propri diritti presso le sedi diplomatiche;

– agevolare l’ingresso dei familiari nel paese in cui si è verificato l’infortunio, per una piena tutela dei propri diritti, anche attraverso la partecipazione diretta ai processi giurisdizionali;

– promuovere ogni iniziativa utile e necessaria a tutelare i diritti dei familiari dei sul lavoro, in particolare agendo attraverso campagne di sensibilizzazione dell’opinione pubblica e di tutti gli Organi Istituzionali che abbiano il potere di intervenire in maniera diretta od indiretta per garantire alle famiglie dei migranti le tutele previste per i dei cittadini italiani.

– raccogliere presso Enti, Associazioni e privati le sovvenzioni necessarie per far fronte alle spese connesse alla  promozione dell’attività informativa, della logistica, dell’assistenza sanitaria e legale;

– fornire informazioni sul contenuto e sulle motivazioni della propria attività,  anche attraverso pubblicazioni, stampati, filmati ed altro materiale.

– promuovere e organizzare conferenze, incontri, dibattiti, che favoriscano consapevolezza e sensibilità sui temi della sicurezza sul lavoro, della solidarietà, dei diritti umani.

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organismo scientifico e di garanzia

Per contribuire alla determinazione degli indirizzi dell’attività del Comitato e per la vigilanza in ordine alla corretta destinazione dei fondi raccolti ai sensi dell’art.24 dello Stauto sarà costituito, con la presenza di esperti, un organismo scientifico e di garanzia.